frutto di mille visioni,
  scritto in un solo respiro e mai più corretto
        Egli apparteneva ad una stirpe eletta, che si 
  distingueva dalle altre schiere degli emissari del Regno per il vigore e la 
  superiorità nell'intelletto; agli appartenenti a questa casta superiore 
  era affidato compito più gravoso ed importante ossia mietere e raccogliere 
  le anime dei mortali giunti al tempo del trapasso; essi venivano inviati a discendere 
  sulla terra mortale operando individualmente il loro immenso potere.
        I Superni non volevano commettere il medesimo 
  errore verificatosi col Prediletto, ad esso erano stati dati potere e prestigio 
  tali da porlo sopra di ogni altro e ciò lo aveva portato al delirio per 
  la brama di eguagliare il Sommo; divenuto incontrollabile ed incontrastabile 
  aveva abbandonato il Regno per ascendere al rango Divino fondando il Regno Oscuro.
        A seguito di quel tragico evento coloro che si 
  dimostravano superiori alla norma venivano inviati a compiere il proprio potere 
  oltre i confini degli immortali; questo si considerava potesse allontanare ogni 
  rischio.
        Fu durante le sue missioni ai mortali che Egli 
  cominciò a mutare di espressione e di aspetto, la sua immagine radiosa 
  diveniva ogni attimo più cupa, il suo sguardo luminoso si spegneva a 
  poco a poco, il suo corpo possente appariva scavato e provato, la sua chioma 
  dorata si ingrigiva, il piumaggio delle sue ali candide si scuriva, la sua voce 
  era grave e carica di dolore. Divenne, col tempo, irriconoscibile agli occhi 
  degli altri messaggeri del Regno, che cominciavano a nutrire dubbi e perplessità, 
  ad avere paura di lui sospettando una sua inclinazione verso il popolo Oscuro.
        Il suo splendore andava oscurandosi