Lei lo vide
seduto su un prato
a rimirare in silenzio l'orizzonte
i vestiti strani e malconci
come se avessero attraversato il mondo
il volto segnato e cicatrici ovunque
come se fossero state innumerevoli le battaglie
i capelli e le piume delle ali ingrigiti
come se il tempo fosse stato inclemente
anche se appariva estremamente pulito e in ordine,
con lo sguardo stanco mentre il sorriso rimaneva sereno
e la sua espressione imperturbabile
tutti gli altri angeli erano diversi
bellissimi, candidi, perfetti, giovani ed eterni
come se fossero sempre vissuti unicamente in cielo
"sei diverso..."
sussurrò Lei
"non si può camminare nel fango senza sporcarsi"
disse Lui guardandola
"hai mai commesso dei peccati?"
chiese Lei incuriosita
"così tanti che i Demoni mi temono"
rispose Lui ridendo con tono ironico e beffardo
"hai ancora le ali, ma non sei più immortale?"
continuò Lei avvicinandosi
"non era possibile capire senza rinunciare alle certezze"
affermò Lui sfiorandosi le ali
"e cosa hai capito?"
chiese nuovamente Lei
"che un angelo dalle ali candide non si sporcherà mai per salvarti
dal fango"
sentenziò Lui sarcasticamente
Lei vide il suo sorriso
e gli occhi carichi di luce
fatta di sogni e calore
Così lei si avvicinò
e si accoccolò tra le sue braccia
mentre Lui la stringeva dolcemente