Guardo i tuoi frammenti,
sperando invano che combacino.
Qualcosa si è perso, nell'infinità di questo silenzio,
  e i tuoi frammenti di oblio e memoria
  sono per un attimo i miei.
Pensavo che la tua forza stesse solo 
  nel taglio netto del fendente rabbioso,
  o nel capolavoro di una stoccata mortale;
ingenuamente.
Ora vedo che la tua potenza non era
  nella tua forma portatrice di lutto
  che non era questo ciò che mi attraeva
  della tua forma elegante,
  perchè si conserva ancor ora nei tuoi frammenti
  che luccicano come lacrime nel buio dell'anima.
Stoccatta e fendente, vita e morte, 
  vendetta e rancore, passione e dolore,
  gioia e disperazione, storia e leggenda,
tutti scintillii della tua lama assetata 
  di luce e vita.
Potente espressione di sentimenti repressi
  caricati dalla devastante pressione del ricordo
  di ciò che fu quando la ragione mancò nell'ora più buia,
  questo tu eri!
Espressione di un angolo di noi stessi, di me stesso,
schiantato, disperso, rimpianto,
  grande quanto inutile,
  e mai dimenticato.
Un urlo di angoscia nel buio dell'essere,
  tale sei tu.