A camini, a som da per mi e in un cito cito total.
A camini, quasi senza coscienza a ma ritrovi
in un bosc’ch sc’pess.
A camini, da per mi e seraat ni mé pensee.
A camini, curioos a guardi nel ciel e a cerchi un segn.
Forse un segn del desc’tin, o una facia nasc’condüda.
TĂĽt a un trat una nĂĽvola grisa la quercia chel poch soo
che in mez ai ram u tentava da illĂĽminam.
L’é ormai sira e che la dolza lüüs
dadré ala montagna adasi adasi la sc’paris.
Tüt l’é diventaat sc’cüür, a vedi nesüna facia...
a trövi nesün segn.
Sempro püsee da per mi e sempro püsee trisc’t
a vegni föra dal bosc’ch.
A camini, sc’tracch a ritorni vers a cà .
A camini e som sempro da per mi...
Cammino, sono solo...
(Poesia inserita nella “Triologia Poesie” vincitrice del
2° Premio assoluto nella “Sezione C” del
 “Premio Letterario Città di Aosta 2004” 1° Edizione)
Cammino, sono solo e in un silenzio totale.
Cammino, quasi incosciente mi ritrovo in un fitto bosco.
Cammino, solo e nei miei pensieri assorto.
Cammino, curiosamente scruto il cielo e cerco un segno.
Forse un segno del destino, oppure un volto nascosto.
D’improvviso una nuvola grigia
copre il tenue sole che tra i rami tentava di illuminarmi.
E’ ormai sera e quella dolce luce
dietro alla montagna lentamente scompare.
Tutto si fa più scuro, non vedo nessun volto...
non trovo nessun segno.
Sempre piĂą solo e sempre piĂą triste esco dal fitto bosco.
Cammino, stanco ritorno verso casa.
Cammino e sono sempre solo...
Aosta, 7 novembre 2004