| barcollava con lo sguardo perso nel vuotocon la guardia bassa… troppo bassa
 perché le braccia facevano male
 e non aveva più la forza di sorreggerle
 
 tanti i pensieri, ma nessuno sull’incontro
 e l’avversario ad un passo in fronte a lui
 pronto a sferrare il colpo...
 sicuramente un dritto al volto scoperto
 
 mentre lui cercava di allontanarsi, con la mente
 per ritrovarsi in un posto silenzioso
 in cui riposare… in cui dimenticare
 anche solo per qualche attimo
 
 non riusciva a immaginare cosa potesse esserci dopo
 dopo il colpo, dopo essere caduto a tappeto
 dopo i numeri dall’uno a dieci
 dopo la fine del frastuono della folla per il vincitore del match
 
 forse dopo non si sarebbero accorti di lui
 sarebbe solo scomparso… nel buio
 con le luci puntate altrove
 dove si fissano gli sguardi e le urla di vittoria
 
 era allenato, ma non era la sua categoria
 non era nemmeno la sua strada
 non era lì che voleva essere...
 eppure era salito tante, troppe volte su quel ring
 
 alle sue spalle sapeva che l’angolo era vuoto
 nessun allenatore, o sgabello su cui riprendere fiato
 nessun incitamento gridato o anche sussurrato
 nessuno a fermare l’emorragia al sopracciglio destro
 
 "guardami… alla fine sono comunque in piedi
 sul tappeto dei campioni, pur non essendo come loro
 non ti basta che sono arrivato fin qui?
 c’è voluto tutto il mio sangue anche solo per arrivare qui...
 
 sono il falco che combatte ad ali chiuse con le tigri ...
 ad essere nato tigre sarebbe stato molto più facile essere qui
 ma ho saputo camminare a quattro zampe
 perchè non guardavi mai in cielo"
 
 e non avrebbe comunque gettato la spugna,
 sarebbe
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